La nostra associazione dispone di un archivio di numerosi dischi in vinile ricevuti in donazione da diverse persone che ringraziamo infinitamente.
Nel 2000 il dott. Paolo PEZZINO ha donato agli “Amici della Musica” un archivio personale di numerosissimi brani musicali. La donazione assume un significato ancora più rilevante se messa in relazione alla delicata situazione in cui si trovano oggi il mondo della cultura e della musica classica.
Nel rendere pubblica la propria collezione di dischi, Paolo PEZZINO ha dimostrato la particolare sensibilità che lo contraddistingue. Egli testimonia di credere ancora e con determinazione nel valore sociale di un grande “bene”, quale quello musicale come eredità da lasciare alla comunità. Nel 2010 il Centro Culturale “Amici della Musica” di Fagagna ha intrapreso un lavoro di salvaguardia e valorizzazione dei materiali oggetto della donazione.
Il patrimonio di registrazioni sonore consiste in oltre 1300 LP, per la maggior parte musica classica, ma non mancano colonne sonore così come brani di musica leggera o della tradizione tradizionale friulana. Questo patrimonio musicale attraversa idealmente la storia della musica: parte dalla musica rinascimentale per giungere sino a incisioni più attuali come la rara seconda sinfonia di Furwangler con la London Symphony diretta da C. Davis, o opere di Honegger o Stravinsky. La grande quantità dei materiali, la loro varietà e lafragilità dei supporti hanno ha messo in luce due temi fondamentali nel lavoro di realizzazione e cura di questo archivio: la salvaguardia e l'accessibilità delle fonti sonore.
Altra importante donazione è stata fatta agli Amici della Musica dagli eredi di Gaetano Domenico Spina, Giusi e Paolo Spina, comprendente un migliaio di dischi in vinile di musica italiana anni '40, '50, '60 tutti catalogati in una rubrica cartacea sia per titolo, sia per cantante.
Di questi tempi moderni dove è possibile tramite il web accedere a tantissime risorse musicali, si ringrazia i donatori per l'opportunità di far "rivire" questi dischi, testimonianza di importanti e anche rare incisioni musicali, con la speranza di allietare e incuriosire le nuove generazioni.
Gaetano Domenico Spina nel mese di giugno 2015 nasce a Sannicandro di Bari il 17 novembre del 1909, vive un’infanzia spensierata amato dalla propria famiglia; consegue una prima laurea in Giurisprudenza ed una successiva in Chimica e Farmacia; seppur la sua esistenza abbia conosciuto le atrocità di ben due conflitti mondiali, ha sempre conservato la gioia di vivere ed il piacere di trarre divertimento dalla vita. Nel corso della sua lunga vita ha avuto molti interessi: per la Filatelia, il Cinema (Cinematografo come lo chiamava lui) e la Musica di cui la collezione donata ne è una prova tangibile. Amava scrivere poesie e aveva una nutrita collezione di libri che credo oramai si possano definire “antichi”.
DIGITALIZZAZIONE
Il problema della salvaguardia dei materiali a rischio di distruzione è affrontata attraverso la digitalizzazione delle registrazioni. Questo processo è effettuato attraverso una tecnica di hard disk recording, un software di audio editing ed eventuale riversamento finale su CD audio. Le registrazioni originali sono tenute in bacheche chiuse a chiave e tutte le operazioni di ascolto, consultazione e utilizzo delle fonti sonore sono condotte sulle copie digitali. Il passaggio al supporto digitale non risponde solo alla specifica di salvaguardia e protezione della fonte sonora, ma anche al secondo fondamentale obiettivo del lavoro dell'Archivio: l'accessibilità e la fruibilità delle registrazioni. La disponibilità all'ascolto su CD audio permette un accesso notevolmente più rapido rispetto all'ascolto su LP. In questo senso si realizza a pieno quella ricerca di restituzione e valorizzazione che è una delle prerogative del rapporto tra lavoro del Centro Culturale e il Donatore.
ARCHIVIAZIONE
I materiali sonori dell'Archivio sono suddivisi in Generi e in autori; a loro volta gli autori sono suddivisi per tipologia di composizione, dando preminenza alla musica sacra, all’operistica e sinfonica, e, passando per quella da camera, si perviene alla musica per strumento solo. L'archiviazione delle registrazioni è costruita attraverso un indice per argomenti e una divisione delle registrazioni in porzioni indicizzate.
MATERIALI
Oltre alla già citata seconda sinfonia di Furtwangler, spiccano l’integrale delle rare sinfonie di Clementi, nonché di quelle del meno conosciuto Vaughan Williams dirette da Boult e le 15 sinfonie di Shostakovitch dirette da Kondrashin.
Numerose le versioni delle sinfonie di Beethoven, della sesta in particolare, evidentemente molto amata dall’autore della donazione che dimostra inoltre una predilezione per il violino e pianoforte.
Oltre agli integrali per piano solo di Listz e Chopin, troviamo rare opere di Busoni, il concerto per pianoforte e orchestra e le 2 splendide sonate per violino e pianoforte.
Al podio spicca Karajan con le 4 sinfonie di Brahms o con la Missa Solemnis di Beethoven, autore magistralmente interpretato da Furtwangler nelle 9 sinfonie. Non mancano incisioni di Toscanini, Bernstein, Stokowsky, Richter, Barbirolli, Klemperer, Boulez, Jochum, Maazel, Solti, Marriner, Giulini, Abbado, Muti, e Harnoncourt nella Passione secondo Matteo di Bach, con i più importanti solisti e le più celebri orchestre del mondo.
Per la sezione “colonne sonore” si pongono in evidenza le rare incisioni di “Ben Hur” di Miklos Rozsa e de “L’ammutinamento del Bounty” di Bronslav Kaper con la MGM Simphony Orchestra.
Nella sezione “friulani” spiccano le incisioni del m.o Sofianopulo con il Coro polifonico di Ruda.
Molto belli infine i dischi delle orchestre leggere di Roger Williams e Percy Fait.