La Biblioteca corale “Piernio Passerini” è una nuova raccolta che va ad accogliere in un ambito storico-artistico le opere raccolte dal musicista e direttore di coro friulano Piernio Passerini. Il Museo, atto alla manutenzione, conservazione e valorizzazione dei beni già di proprietà del Maestro, su gentile donazione degli eredi, sarà inaugurato il 14 Settembre 2024 alle ore 19:30.
Attraverso questo Museo è possibile ricostruire in modo tangibile e al contempo simbolico la stanza-studio del maestro, la realtà e l’atmosfera storico-culturale del suo tempo con elementi provenienti dalla sua sfera personale (armonium, oggettistica, spartiti musicali).
Il luogo prescelto assume un valore simbolico, in quanto sede degli Amici della Musica e dunque della trasmissione del sapere musicale, nonché della Cjase dai Furlans pal Mont. La storia del maestro Piernio Passerini va dunque a inserirsi, con rilevanza regionale e nazionale, dentro la storia culturale del territorio.
Rilevante è stato il ruolo e l’influenza del maestro Passerini nella storia culturale e musicale del Novecento friulano (come maestro organista, didatta, ideatore dei cori del Friuli, direttore di coro, ricercatore e studioso delle tradizioni, collezionista di opere espressione di un territorio entrate nel repertorio collettivo e molto altro ancora). In particolare, nell’idea del museo, proprio grazie alla figura di Piernio Passerini, si andrà a costituire anche idealmente una sorta di “museo della musica della tradizione friulana"
Il Museo ospita infatti centinaia di opere tra manoscritti, spartiti d' epoca, musica sacra e profana, di autori come l' amico storico Don Oreste Rosso e del suo allievo e profondo stimatore (nonché uno degli ultimi frequentatori in vita) Gabriele Saro, ma anche dei Maestri Tavoni, Foraboschi, Paroni, Pigani, Perosa, Garzoni, Candotti, Tomadini, Cossetti, etc. e molti spartiti anonimi raccolti e conservati con passione e dedizione.
il museo è stato non solo costituito con finalità conservative e di ricerca, ma in progettualità futura come servizio informatico di approfondimento di contenuti, di archiviazione del materiale cartaceo (relativo al carteggio o agli spartiti) che si intende avviare alla digitalizzazione per renderlo accessibile in quanto patrimonio della collettività.